Quando si parla di Made in Italy si pensa spesso al settore manifatturiero. Da sempre la creatività e lo spirito imprenditoriale italiano hanno trovato affermazione e riconoscimento anche all’estero, come sinonimo di qualità. Basti pensare all’industria del design o del fashion, nell’ambito dei quali sono nati brand di pregio riconosciuti in tutto il mondo.
Quello a cui stiamo assistendo da pochi decenni a questa parte, però, è un fenomeno di internazionalizzazione più ampio. Non si internazionalizzano solo prodotti e non solo in determinati settori, ma anche esperienze, abilità. In una parola, skills.
Uno degli obiettivi che persegue la Luiss è proprio quello di spingere l’internazionalizzazione, la “contaminazione positiva” delle esperienze di studenti che vanno all’estero o di studenti stranieri che vengono a studiare a Roma, per integrarle in una visione che possa arricchirli e renderli più globali.
L’acceleratore d’impresa Luiss-Enlabs, inaugurato lo scorso 4 aprile alla stazione Termini, è il risultato più tangibile e immediato di questa visione. L’idea che ci ha spinti a realizzare un “cuore pulsante dell’impresa” è quella di creare una integrazione proficua tra giovani imprenditori e developers provenienti da tutte le università italiane.
Il progresso ci impone di adeguarci a esso ed espandere la nostra visione. Come Luiss, puntiamo a trasmettere questa prospettiva anche ai nostri studenti e a incentivare la contaminazione positiva delle loro risorse. Prima di tutto, umane.