Amministratore Delegato<\/div>\n<\/div>\n
La tecnologia digitale applicata all’informazione e alla comunicazione sta, come constatiamo ogni giorno, mutando profondamente le modalit\u00e0 di relazione e interazione interpersonali nelle societ\u00e0 contemporanee. Uno degli aspetti pi\u00f9 interessanti che induce le aziende pubbliche e private a investire molto in queste tecnologie \u00e8 indubbiamente quello legato al miglioramento dei flussi di conoscenza interna, all’organizzazione pi\u00f9 razionale del lavoro e alla possibilit\u00e0 di relazionarsi meglio con il pubblico. Nel settore della sanit\u00e0, in particolare, il tema \u00e8 cos\u00ec sentito che \u00e8 ormai invalso l’uso del termine l\u2019e-Health per identificare quelle soluzioni e tecnologie informatiche di rete che vengono sperimentate e implementate in ambito relazionale. Ma di cosa si parla esattamente?<\/p>\n
Storicamente gli interventi si sono sempre collocati, per la complessit\u00e0 degli aspetti, su vari livelli. A un primo livello vengono messe a fuoco le connessioni organizzative tra i diversi processi e gli output del sistema di erogazione del servizio sanitario identificando, fra gli obiettivi di maggiore efficienza gestionale, la riduzione della durata della degenza media e la razionalizzazione nell\u2019utilizzo degli spazi. Il secondo livello \u00e8 centrato invece sugli aspetti clinici, intesi come processo complessivo di erogazione del servizio diagnostico\u2013terapeutico dei pazienti. Il terzo coinvolge gli assetti strutturali al fine di attuare delle forme di process management che superino le barriere funzionali facilitando cos\u00ec la creazione di sinergie e la pianificazione. Il quarto livello, infine, tende a intervenire sul sistema organizzativo e l’ottimizzazione degli assetti logistici. Tutte le soluzioni fin qui adottate, tuttavia, pur essendo in genere applicazioni molto avanzate, non hanno apportato una vera innovazione: l’integrazione e l\u2019interoperabilit\u00e0 tra standard e protocolli diversi per lo scambio e la condivisione di dati sia amministrativi che clinici, ad esempio, \u00e8 ormai un fatto largamente acquisito mentre l\u2019introduzione del Fascicolo Sanitario Elettronico non \u00e8 un\u2019innovazione realmente significativa sul piano tecnologico.<\/p>\n
L\u2019ICT come tecnologia per favorire la relazione tra le persone e facilitare lo scambio di informazioni \u2013 ovvero l\u2019e-Health \u2013 \u00e8 invece il campo dove si pu\u00f2 vincere una nuova interessante sfida legata all\u2019innovazione. Queste tecnologie, infatti, incorporano \u201crisorse invisibili\u201d capaci di permettere la visualizzazione di avvenimenti, oggetti, processi e soprattutto persone, e \u201crisorse visibili\u201d come i Social Network (Facebook e Twitter) per renderle comunicabili. Il risultato \u00e8 la libera circolazione e condivisione della conoscenza tacita, delle esperienze operative e delle regole non scritte che sono alla base dei comportamenti e dunque del servizio erogato dalla amministrazione sanitaria: attraverso la condivisione di informazioni e la creazione di comunit\u00e0 \u201csociali\u201d, allora, il lavorare a stretto contatto tra colleghi e tra i lavoratori di un\u2019impresa e il pubblico assumono una veste nuova dove la conoscenza tacita di un individuo diventa patrimonio di un altro e dove \u00e8 possibile attingere a informazioni fondamentali per le scelte di prevenzione e di cura delle persone.
\nL\u2019esplosione dei social network e della social innovation come processo, che riguarda in generale tutte le aziende, interessa dunque in modo particolare proprio quelle del settore sanitario ed \u00e8 su questo che andrebbe posta una maggiore attenzione. Basterebbe vedere come, introducendo modalit\u00e0 nuove di sviluppo del servizio sanitario basate sull\u2019interazione personale e lo scambio di conoscenze, migliorerebbe l\u2019aspetto relazionale e l\u2019accessibilit\u00e0 ai servizi sanitari e alle persone incaricate dell\u2019assistenza a categorie a rischio o svantaggiate come gli anziani e i meno abbienti.<\/p>\n
Innovatione e Social Network, ecco la Social Innovation: un nuovo modello di produzione e gestione della conoscenza attraverso le reti sociali interne e esterne all\u2019azienda. Si tratta di un nuovo processo di business, originato dai modelli di comportamento collaborativi e dalle regole non scritte dei Social Network, che oltrepassano i confini istituzionali dell\u2019azienda: nuovi spazi di dialogo in cui gli scambi tra le persone generano nuove conoscenze e un grande vantaggio competitivo per chi \u00e8 in grado di governarli o meglio di parteciparvi in modo corretto.<\/p>\n
Sul sito www.corsidimedicinainitalia.it<\/a> sono pubblicati diversi articoli in cui si indicano alcuni semplici passi per coinvolgere i medici nelle attivit\u00e0 di \u201cSocial Network\u201d. Inoltre, casi internazionali come la Mayo Clinic \u2013 una clinica statunitense pioniera nell\u2019uso dei social network \u2013 o l\u2019ospedale di Danbury in Inghilterra, dimostrano che si sta gi\u00e0 andando in quella direzione. Si tratta di concetti trattati molto negli ultimi mesi e le tecnologie della comunicazione interattiva stanno creando un\u2019epoca di opportunit\u00e0 senza precedenti dove le \u201ctecnologie partecipative\u201d, come il Web 2.0, costituiscono uno strumento fondamentale per gli utenti del sistema sanitario, per le stesse aziende sanitarie e per gli stakeholder. Il concetto di \u201csalute digitale\u201d \u00e8 oggi il nuovo imperativo che consente lo sviluppo di strategie di comunicazione della salute efficaci non solo nella cura a distanza dei pazienti, ma anche nel prevenire i danni causati da comportamenti e scelte non corrette, nel supportare i pazienti in qualsiasi luogo essi risiedano o, come ha fatto il British Columbia Center for Disease Control, nell\u2019individuare focolai di infezione.<\/p>\nConiugare innovazione e socialit\u00e0 certamente non \u00e8 facile, ma il paradigma della Social Innovation \u00e8 una nuova strada e dunque una nuova sfida da sperimentare anche in Italia per generare innovazione nelle aziende sanitarie: nuovi approcci relazionali personalizzati tra paziente e assistenza, organizzazioni sanitarie rimodellate sul contenuto di comunicazione del servizio, maggiore motivazione all\u2019interazione di qualit\u00e0, attenzione alla prevenzione sanitaria.<\/p>\n
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